Se sei una mamma sicuramente saprai quanto faccia bene il latte materno ai bambini. Il nutrimento, lo scambio di amore, le difese immunitarie… però, diciamocelo, allattare non è sempre una passeggiata, e molte di noi talvolta non vengono supportate e desistono.
Al di là che tu punti al raggiungimento dei 6 mesi, oppure che tu abbia intenzione di allattare a termine, in questo articolo ho voluto raccogliere alcuni consigli tratti dalla mia personale esperienza come “mamma nutrice”.
Scoprirai cosa che ho imparato sulla meditazione e l’allattamento, ed alcune meditazioni che mi hanno aiutata a svolgere al meglio questo compito.
Buona lettura!
Il Nutrimento che Viene dal Cuore
Nella cultura indiana la zona del petto, e più nello specifico per le donne il seno, è la sede del cuore. Ciò che esce dal cuore è quindi un dono diretto di energia divina, scaturendo direttamente dal quarto chakra, Anahata, la sede dell’amore.
Quando si ama, è possibile distinguere nettamente una sensazione al centro del petto, ed è qui che si trova questo chakra.
Se nell’allattare e guardi il tuo bambino negli occhi, mentre sta per abbandonarsi al sonno fra le tue braccia, ti sarà capitato di provare anche tu questo amore che viene dal cuore.
Il latte che ne scaturisce, mentre sei concentrata su questo amore incondizionato, non potrà che essere la migliore medicina e fonte di energia per un’anima che sta crescendo.
Meditazione e Allattamento
Nel periodo della vita in cui si allatta, il nostro corpo sviluppa tantissima prolattina, un ormone che ci rilassa profondamente e ci fa sentire amore, un po’ come l’ossitocina.
Hai mai notato che la sera, dopo aver allattato, ti addormenti molto più facilmente? Questa non è solo stanchezza, ma è anche l’effetto di questo ormone.
La prolattina si sviluppa anche con la pratica della meditazione; non a caso, in molte immagini il Buddha viene raffigurato con i seni ingrossati, e anche nelle foto del saggio Ramana Maharshi si può notare questo dettaglio. Allattare è un po’ come meditare.
Di questo parla ampiamente Michel Odent nel suo libro “Abbracciamolo Subito!”.
Il Servizio e la Beatitudine
Certo, bello, dirai, ma vogliamo parlare delle notti insonni? E del non essere più padrona del proprio corpo, del mal di spalle, del non avere tempo per noi stesse?
Prima di diventare madre, vivevo una sorta di vita idillica, in cui trascorrevo l’intera mattinata a meditare e praticare yoga. Dopo di che, e solo allora, potevo rivolgere la parola a qualcuno o fare colazione. Tutto veniva vissuto nella mia personale disciplina, che veniva però da una totale libertà decisionale.
Dopo il parto, le cose cambiarono, e dovetti imparare qualcosa su meditazione e allattamento. Per il primo periodo fu abbastanza difficile. Infatti, non potevo più seguire le mie abitudini, non riuscivo a praticare yoga, dovevo sempre abbandonarmi a quello che era e accettarlo così com’era. Non era sempre semplice, e all’inizio ne soffrii.
Col tempo, però, attraversai una trasformazione più profonda.
Le notti sveglia ad allattare e accudire un dolce esserino bisognoso, le levatacce alle 5 del mattino costretta a vedere sorgere il sole sull’Oceano (allora vivevamo in Brasile), l’impossibilità di farmi una doccia… mi portarono a non sapere nemmeno più chi ero.
Il che, detto onestamente… è un ottimo passo avanti!
Mi resi conto, infatti, che tutto il mio percorso spirituale precedente mi aveva portata a sviluppare degli attaccamenti a routine, sensazioni, stati d’animo… e non riuscivo ad accettare ciò che non andava come la mia mente ed il mio Ego avrebbero desiderato.
Capii che ero così identificata nel mio personaggio, che ne ero totalmente in balia.
Allora, compresi che la vera pratica era nella vita quotidiana, nel servizio, nell’accettazione e nell’amore incondizionato.
Meditare, Allattare e Amore Incondizionato
Non appena giunsi a questa comprensione, tutto cambiò. Non si trattava di una conoscenza mentale, ma di una consapevolezza a livello profondo, che non si poteva spiegare a parole.
Così, cominciai a provare sempre di più uno stato di beatitudine, che ora non era più condizionato dagli esercizi e le pratiche yogiche, o dalle conferme dell’Ego. No, questa volta lo stato di vera e propria estasi veniva da una forza più grande di noi, dalla consapevolezza di essere ed incarnare l’Amore che tutto muove e per cui evolve la Creazione.
Ho imparato che l’allattamento era la meditazione; che il servizio, e la vita stessa, erano la meditazione.
Quando dimentichi quello che pensavi di essere, e diventi semplicemente amore, ti trovi in una condizione di profondo potere e semplicità. In questo senso, ho imparato che meditazione e allattamento vanno di pari passo.
Però, non sempre ci si può trovare in questo spazio di amore incondizionato, o comunque non è semplice per tutti.
Tuttavia, in due anni e mezzo di allattamento, ho imparato a ritagliare i miei spazi di meditazione… proprio con mia figlia fra le braccia.
Vorrei condividerne qualcuno con te.
Meditazione Silenziosa
Uno dei miei momenti preferiti, quando si trattava di allattare, era una delle cose più semplici e ancestrali del mondo.
Quando era il momento, mi sedevo a mezzo loto, con la schiena possibilmente appoggiata e il braccio sostenuto, con in braccio la bambina. A seconda dell’età del bambino, e del suo peso e altezza, la posizione poteva cambiare un po’, ma la cosa importante era che la schiena fosse dritta, dalla testa al bacino. Gli occhi, poi, potevano essere chiusi o fissi senza un focus particolare. Così, ho imparato che la meditazione poteva essere l’allattamento stesso.
Se vorresti provare anche tu a rendere questo momento magico ancora più magico, puoi seguire i consigli qui sotto:
- Trova un luogo silenzioso, comodo e senza luci artificiali.
- Puoi utilizzare un cuscino su cui sederti, a gambe incrociate, o in una delle variazioni della posizione del loto (ad esempio la “posizione perfetta”).
- Con il braccio che sostiene la sua testa, assicurati che il bambino sia comodo, e mettiti a tuo agio.
- Chiudi gli occhi, fai una bella inalazione, ed espira profondamente.
- Osserva il tuo respiro che fa entrare ed uscire l’aria dall’addome, prendine atto ma non cercare di controllarlo.
- Lentamente, sentirai che il respiro si farà più calmo.
- Sentiti libera di concentrare la tua attenzione sulla linea dove le orecchie si uniscono, la corona, e senti l’energia divina che vi entra nel momento in cui inspiri.
- Durante l’espirazione, concentra questa energia di luce nella zona del petto, e senti tutto l’amore più puro che si irradia verso il tuo bambino.
- Ripeti il processo finché lo desideri, oppure rimani tranquilla in uno stato di contemplazione.
Durante questa pratica non è necessario rimanere immobili, puoi cullare ritmicamente o lasciarti oscillare a seconda di ciò che senti.
La Ninna Nanna dei Mantra
Una cosa che sicuramente rilassa i bambini piccoli, è il canto della mamma. Non importa che tu sia stonata, che ti vergogni o che non sai che cosa cantare. Questo atto fa bene sia a te che a tuo figlio.
Come ninna nanna, a me piaceva molto cantare alcuni mantra o canzoni dal significato positivo e spirituale.
Intanto, potevo cullare la bambina o anche ballare.
Avevo addirittura individuato alcuni mantra che avevano più successo, e altri che ne avevano di meno.
Alla fine, la bambina dormiva profondamente, io mi divertivo, ne uscivo euforica, piena di ossigeno ed endorfine, e col tempo diventai anche più intonata.
Il Corpo che Allatta
Può capitare, poi, quel momento di insofferenza, in cui non avresti voglia di rimanere lì ferma a fare quello che stai facendo. A volte questo avviene semplicemente perché non possiamo fare ciò che vorremmo, e spesso è proprio insito nella condizione umana il desiderare ciò che non si ha. Anche se poi, chiaramente, nella situazione opposta si desidererebbe il contrario.
Comunque, a volte i mal di schiena sono reali, oppure le posture non sono sempre equilibrate e perfette.
Se proprio non puoi metterti come vorresti, puoi fare questo:
- Respira profondamente, rilassandoti.
- Diventa osservatrice del tuo corpo, delle sensazioni in ogni sua parte, e prova a percepire da diversi punti.
- Se sorge un senso di fastidio o di dolore, puoi provare ad osservarlo, senza agitarti né identificarti in esso. Ricorda che tu non sei il tuo corpo, ma il campo di coscienza che ci permette di percepire.
- Osserva il dolore senza giudicarlo, accettandolo per ciò che è.
- Questo non vuol dire rimanere intenzionalmente a soffrire, però a volte è un ottimo modo per rilassarci, respirare nelle zone dove c’è più necessità, e, spesso… accorgersi che il dolore è svanito.
Questa pratica ti aiuterà ad avere più consapevolezza del tuo corpo, a capire che non ti limiti a quello, e a rilassare i muscoli ed il tessuto connettivo.
In questo modo, il sistema parasimpatico verrà attivato, fornendo la possibilità di una guarigione profonda.
Prenditi Cura di Te
Come ti capisco, quanto vorresti un bel massaggio terapeutico, un trattamento dolce e rilassante, una sessione di riflessologia…
Se puoi, te lo consiglio vivamente, perché una mamma che si prende cura di sé è anche una mamma più efficente e felice.
In ogni caso però, se questo non ti è possibile, cerca di ritagliarti dei piccoli spazi per qualche esercizio di yoga. Lo so, con i figli piccoli non sempre è possibile, ma vedrai che anche dieci minuti in una certa asana, o una piccola meditazione, faranno la differenza nella tua giornata.
Penso, inoltre, che il consiglio più importante che ti posso dare è di accettare tutto con amore, senza attaccarti a desideri o repulsioni. Se una cosa non ti piace, sai che passerà; e se ti piace, sai che comunque passerà. Accetta quindi con amore ciò che la vita ti offre, non rimanendo passiva ma agendo senza attaccamento ai frutti delle tue azioni.
Alla fine, ciò che resta è soltanto l’Amore che incarniamo e che ci muove.
Namaste (Il Divino che è in me onora il Divino che è in te).
Esempi di Mantra per la Buonanotte
Ecco qui alcuni mantra che rilassavano particolarmente mia figlia quando li cantavo.
Il primo è il Gayatri Mantra, molto antico e potente, che viene dai Veda.
Il secondo è il mantra della compassione, e rispecchia l’equanimità del creato.